giovedì 25 febbraio 2010

Sinistra (e destra) de noantri





















Martedì è morto di fame Orlando Zapata Tamayo, dissidente del regime castrista, idraulico. Era fra i 55 prigionieri di coscienza considerati tali da Amnesty International. Si è lasciato morire rifiutando il cibo e le cure per quasi tre mesi.

Dagospia titola così: "DEDICATO A PANNELLA & BONINO, PROFESSIONISTI DELLO SCIOPERO DELLA FAME - CONTRO CASTRO E IL CASTRISMO IL DISSIDENTE ORLANDO ZAPATA SI È LASCIATO MORIRE DI FAME RIFIUTANDO PER TRE MESI CIBO E CURE - OVVIAMENTE NON SI TRATTA DEL SOLITO INTELLETTUALE CHE CHIAGNE E MAGNA (DI NASCOSTO DAI FLASH E TELECAMERE) MA DI un idraulico, 42 anni, origini umili, pelle nera. ESSì, SONO SEMPRE I POVERI A MORIRE PER LOS PARACULOS...."

Il corsarino giallo, nel suo piccolo, aggiunge: dedicato ai pischelli di tutte le età che difendono i regimi (tutti), senza sapere quello che fanno.

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