mercoledì 24 marzo 2010

Il Padreterno tiene per Forza Italia e per il Milan
Stalin e Satana tengono per Occhetto




Ecco un interessante articolo di Dagospia. Campagna elettorale: siamo messi come nel '94. E mentre allora in molti trovavano ridicola la campagna di spot con la calza sull'obbiettivo, oggi si ride sempre meno, e di un riso sempre più amaro.

IL DELITTO PERFETTO BY SILVIO: CONTROLLARE LA TV GRATUITA E INVADERE LE EMITTENTI PRIVATE CON SPOT A PAGAMENTO...
Una strategia mediatica perfetta, quella messa in campo dalla Cavaliere per queste elezioni regionali: ridurre in ambiti ben circoscritti gli spazi televisivi dedicati alla campagna elettorale e controllarli accuratamente. E così è andata. Con i talk show della Rai cancellati, grazie all'insperato aiutino del radicale Beltrandi, è venuto meno il principale luogo televisivo dove l'opposizione ha diritto di parola. Sono rimasti i telegiornali, i cui direttori sono blindati e governativi, e le inutili conferenze stampa della Rai, che fanno ascolti da prefisso telefonico.

Eliminati anche i messaggi gratuiti autogestiti, che lo Stato rimborsa alle tv locali per mandare messaggi di tutti i partiti, anche quelli che non possono permettersi i costosi spot: il governo a tre giorni dal voto non ha ancora comunicato ai Corecom regionali la cifra stanziata, rendendo impossibile la messa in onda.

A fronte del "controllo" sulla tv gratuita, il Pdl ha messo in campo un'imponente campagna mediatica di spot a pagamento, comprando spazi a tappeto su tutte le tv e le radio locali che ritrasmettono a ruota la voce del Cavaliere e promuovono i candidati di centrodestra. Sembra di essere tornati ai tempi della "discesa in campo" del 1994, con gli spot che andavano in onda in tutti i blocchi pubblicitari delle reti Fininvest.


Un investimento che ha interessato anche regioni senza alcuna speranza di vittoria, come le regioni rosse. Il Pd, intanto, fa la "Bella Addormentata" (Santoro Copyright): ha limitato gli spot solo ad alcune regioni. E il Cavaliere imperversa anche sulle residue trasmissioni di informazione rimaste, come Uno Mattina e Mattino 5.

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