mercoledì 14 aprile 2010

La storia: chi la fa, chi la scrive

Piero Buscaroli, mostro sacro della cultura, sincero fascista, ha rilasciato un'intervista al Giornale. Ecco due passaggi, il primo è agghiacciante e, temo, nessuno dirà nulla.

1) Paolo Emilio Taviani che nel 1974 convoca a casa propria il nemico Buscaroli, nella speranza di ingraziarsi Giorgio Almirante e assicurarsi i voti del Msi, e gli rivela come se nulla fosse che «insomma, lei dovrebbe intendermi, dico che certe bombe, quelle attribuite alla sinistra, le abbiamo messe noi», noi chi, ministro? la Dc?, «ma no, noi, ministero degli Interni, mi capisce adesso?».

(Ottimo! E magari nel 2037 qualcuno ci dirà che la presidenza americana organizzò l'11 settembre ndr)

2) Che cosa servirebbe per porre fine alla guerra civile?

«La fine del popolo italiano. Non è degno di sopravvivere. La sconfitta della dittatura ha portato alla guerra permanente e alla tirannia del denaro che sta facendo morire la civiltà. Io credo che l'Occidente entro 20 anni sarà finito».

Non c'è speranza.

«La Lega è l'unica salvezza. Può spazzare via la classe dirigente tarlata che ci tiriamo appresso da decenni. Io non voto, sia chiaro. Ma ieri sera a Otto e mezzo su La7 era ospite Roberto Cota. Be', ho visto una persona diversa, ho ascoltato un modo di ragionare nuovo. È stata una frustata. In quell'uomo parlava un'autenticità che non riscontro in nessun altro politico».

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