mercoledì 17 marzo 2010

Succo di Pera

Il senatore-filosofo Marcello Pera ha preso carta e penna e ha scritto al Corriere. Il Corriere ha pubblicato la sua lunga lettera senza uno straccio di commento. Ha però messo questo titolo a effetto: "Un'aggressione al Papa e alla democrazia".

Citiamo solo alcuni passi:

"La questione dei sacerdoti pedofili e omosessuali scoppiata da ultimo in Germania ha come bersaglio il Papa. (...) E' in corso una guerra. Non propriamente contro la persona del Papa, perché, su questo terreno, essa è impossibile. Benedetto XVI è reso inespugnabile dalla sua immagine, la sua serenità, la sua limpidezza, fermezza e dottrina. Basta il suo sorriso mite per sbaragliare un esercito di avversari. No, la guerra è fra laicismo e cristianesimo".

"I laicisti sanno bene che, se uno schizzo di fango arrivasse sulla tonaca bianca, verrebbe sporcata la Chiesa, e se fosse sporcata la Chiesa allora lo sarebbe anche la religione cristiana".

"Questa guerra tra il laicismo e il cristianesimo è campale. Si deve portare la memoria al nazismo e al comunismo per trovarne una simile. (...) E' incredibile soprattutto che la Germania, mentre si batte continuamente il petto per la memoria di quel prezzo che essa inflisse a tutta l'Europa, oggi, che è tornata democratica, se ne dimentichi e non capisca che la stessa democrazia sarebbe perduta se il cristianesimo venisse cancellato. La distruzione della religione comportò allora la distruzione della ragione. Oggi non comporterà il trionfo della ragion laica, ma un'altra barbarie. Sul piano etico, è la barbarie di chi uccide un feto perché la sua vita nuocerebbe alla "salute psichica" della madre (...). Di chi ammazza un vecchio perché non ha più una famiglia che se ne curi".

Dunque:

1) L'accusa al papa è molto semplice. Nel 1980, quando Ratzinger era arcivescovo della diocesi di Monaco, un prete fu impiegato in una parrocchia nonostante già pendessero a suo carico sospetti di pedofilia: commise altri abusi e fu condannato sei anni più tardi. La chiesa dice che Ratzinger non sapeva. Ratzinger (che oggi invita denunciare alla polizia), avrebbe accolto un prete già in odore di pedofilia nella sua diocesi "per curarlo", eppoi a sua insaputa il suo diretto sottoposto, monsignor Gruber avrebbe affidato al prete un ruolo pastorale. (Ratzinger era comunque il capo della diocesi, dunque in ultima analisi resposabile, per lo meno di non aver saputo gestire il monsignore a cui hanno dato tutte le colpe). Inutile sospettare: basta il sorriso mite del papa per fugare ogni dubbio.

2) Chi insinua soltanto un dubbio è un nazista. E vuole distruggere la religione cristiana tutta. Insieme a embrioni e inutili veccchi.

3) E' inutile cercare di schizzare fango sulla tonaca bianca. Però bisogna stare anche attenti alle macchie invisibili e croccanti. Tipo quelle che fa il succo di Pera.

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