Oggi sul Fatto un'interessante intervista, su Minzolini & co., a Lucia Annunziata che parla da giornalista, ma soprattutto da ex presidente Rai ed ex direttore del Tg3.
Qualche riga illuminante sulla situazione del rapporto politica-tv:
"Guarda tutti i direttori Rai vengono nominati dalla politica. Non ci sono scelte professionali, la professionalità è messa in conto ma la scelta è di natura politica. Io sono stata nominata direttore del Tg3 dal governo Prodi. Ma fino a un certo punto il livello era accettabile, esisteva una soglia di dignità collettiva. Vespa fu cacciato dal Tg1 perché disse che il suo partito di riferimento era la Dc. Oggi invece l'essere militante di un'area politica è diventata addirittura rivendicazione orgogliosa. Minzolini ha fatto, fa, una cosa in più: si sente parte militante della linea politica del premier che l'ha nominato. Non credo che sbagli a fare i suoi editoriali ma sbaglia ad abbracciare la stessa causa di chi l'ha nominato. (...) Questo è il salto importante imposto da Berlusconi che non solo ti nomina ma vuole anche che tu diventi un suo soldatino".
"Sai qual è la frase che maggiormente mi ha fatto sobbalzare e che descrive il salto? Quella in cui Berlusconi dice a un membro dell'Agcom, Innocenzi: "Non ti stai guadagnando lo stipendio". Lo tratta come un suo dipendente".
Tra l'altro, Lainati dell'Agcom, intercettato con Innocenzi, era davvero un suo dipendente a Mediaset. E' proprio vero: macché sodati di Silvio, sono soldatini.
mercoledì 17 marzo 2010
Lucy in the Rai with diamonds
Etichette:
concussione,
il fatto quotidiano,
innocenzi,
intercettazioni,
lucia annunziata,
minzolini,
rai,
tg1,
tg3,
vespa
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento